Negli anni ‘50 ho iniziato a frequentare l’Alta Valle e ho assistito allo sviluppo abitativo e dell’accoglienza in Valdidentro, fin dagli esordi della sua storia di località turistica.
Mio papà era incaricato dalla Edisonvolta di eseguire i collaudi degli impianti di Cancano: condotte forzate, turbine, alternatori. Era d’obbligo restare in Valle per l’intera estate, la "villeggiatura" durava dai primi di giugno a fine settembre e si rientrava per l’apertura delle scuole. Giovane ragazzo, ero presente all’inaugurazione della diga di San Giacomo, inconsapevole, a quell’età, che questa grandiosa opera di idraulica avrebbe garantito lavoro a generazioni di valtellinesi e la fornitura elettrica pulita a mezza Milano. Da allora la Magnifica Terra è stata protagonista delle mie
vacanze estive e poi invernali. Vi ho vissuto il periodo del boom economico che si accompagnava ai successi dello sci; la Valanga Azzurra si allenava sul Vallecetta e per noi villeggianti milanesi era orgoglio e onore prendere il piattello della risalita insieme a Thoeni e Gross. Poi è iniziato il periodo dell’
escursionismo nei rifugi e ghiacciai della Valle dei Forni: le cordate al Cevedale, la Val Zebrù selvaggia e scoscesa, fino al rifugio V Alpini… e poi la Val Viola e le altre mete della Valdidentro, programmate e sospirate durante il lungo inverno milanese.
Con i figli che crescevano ho ripreso la bici e scoperto molti
percorsi di montagna, vissuti intensamente anche con questo mezzo, che, anzi, permetteva di allargare mete e paesaggi. Ai miei ragazzi ho cercato di inculcare il rispetto per la natura e la riscoperta dei valori umani di solidarietà e tenacia che si trasmettono in questa terra di uomini forti e lavoratori, doni preziosi per chi vive in città sempre più anonime e disgregate.
Insomma ho vissuto l’Alta Valle a tutto tondo e ogni volta che torno rivivo ricordi ed esperimento nuove emozioni. Quando "Futura Immobili" ha iniziato a costruire lo
Chalet Baita Noa ho aderito immediatamente e con entusiasmo, fin dal progetto, a questa nuova proposta immobiliare e ho acquistato la mia casa a Valdidentro.
Ora mi sono stabilito ai piedi delle Torri di Fraele e ho un osservatorio privilegiato dove ho cominciato a dipingere scenari da favola: se alzo gli occhi immagino i laghi di Cancano al di là dei crinali; se abbasso lo sguardo osservo lo scorrere delle acque del Viola che alimentano l’Adda, che finisce il suo percorso confluendo nel Po nella "Bassa milanese", dove la mia famiglia ha le sue origini. Il percorso dell’acqua ricuce ricordi e emozioni di tutta una vita!
Giuseppe Fusar-Poli - Dirigente, Milano